AGGREGATO n°362 “VIA PISCIGNOLA”

A seguito del sisma del 6/04/2009 nella città dell’Aquila sono state effettuate dalla Protezione Civile verifiche di agibilità delle costruzioni.

L’aggregato Via Piscignola 1  è risultato appartenere alla categoria “E – Edificio inagibile”.

• DESCRIZIONE DELL’EDIFICIO

Il complesso edilizio in esame, ha dimensioni massime in pianta (fili esterni tamponatura) di ml 28.41 x 15.25 .

L’aggregato è stato progettualmente diviso in tre sottoporzioni tenendo conto dello stato di danno e della tipologia costruttiva.

Nello specifico le sottoporzioni individuate sono:

• Un edificio in cemento armato con struttura portante costituita da travi e pilastri a sezione rettangolare gettati in opera e copertura con struttura portante in cemento armato .

Il tetto è a falde con manto realizzato in coppi.

• Un edificio con struttura portante in muratura mista,malta a base di calce e solai in putrelle e tavelloni o voltine.

Il tetto è a falde con struttura portante in legno e manto in coppi.

• Un edificio ad un piano con struttura portante in muratura e copertura piana.
• DANNI RILEVATI

STRUTTURA IN MURATURA

Dai rilievi effettuati si è evidenziato un crollo dei muri portanti e degli orizzontamenti per un volume

pari a 752 m3 che corrisponde al 35,69% del volume totale.

In base ai commi 4 e 5 dell’articolo 5 dell’ordinanza del Consiglio dei Ministri n. 3881 del 11 giugno 2011 si procede alla demolizione e ricostruzione dell’intera porzione di aggregato.

STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO.

Come dai risultati delle prove sul calcestruzzo, in base a quanto previsto ai commi 4 e 5 dell’articolo 5 dell’ordinanza del Consiglio dei Ministri n. 3881 del 11 giugno 2011 si procede alla demolizione e ricostruzione dell’intera porzione di aggregato in quanto i risultati di tali prove evidenziano una resistenza a compressione media cubica sono inferiori a 8 Mega Pascal.

• INTERVENTI

Alla luce del rilevamento dei danni si sono necessari i seguenti interventi:

Demolizione dell’intera struttura e ricostruzione  in cemento armato con stesso volume e stessa sagoma.

Apertura  di nuove finestre sui prospetti. Ricostruzione delle arcate come elemento architettonico e non come struttura portante sul prospetto interno per mantenerlo il più fedele possibile all’originale.

Ricostruzione della scala per adeguare le dimensioni delle pedate in modo da renderne sicura la fruizione (attualmente la pedata dei gradini è di c.a.20 cm).

Sostituzione del portone di ingresso, non  costituito da materiali pregiati e di dimensioni ridotte, con uno rispettante gli standard.

Tinteggiatura delle pareti esterne con tonalità ispirate alle terre naturali assicurando l’omogeneità del trattamento di finitura e della colorazione del corpo di fabbrica nel suo insieme.